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I molini lungo il Tevere a Roma agli inizi dell’Ottocento

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MEFRIM – 118/ 1 – 2006, p. 53-59.

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Classificazione tipologica dei molini lungo le rive del Tevere : le mole galleggianti e terragne

1. Il progetto dell’Atlante prevede la realizzazione di un sistema GIS (sistema informativo geografico) per la lettura dell’evoluzione storico-ambientale di Roma. Gli strumenti e le tecniche GIS permettono di associare, alle cartografie vettorializzate e geo-referenziate, banche dati relazionali, elaborate sulla base delle diverse fonti d’archivio. Cfr. F. Palazzo, C. M. Travaglini, Per un atlante storico-ambientale di Roma tra XVIII e XX secolo, in Roma moderna e contemporanea, VI, n. 1-2, gennaio-agosto 1998, p. 219-228. 2. Tradizionalmente l’acqua poteva entrare nei processi di lavorazione degli opifici come elemento base per svolgere alcune attività (lavaggio, macerazione, tintura) o come fonte di energia attraverso il meccanismo della ruota idraulica (molitura, lavorazione del ferro, del legno, della carta, dei tessuti, ecc). 3. Archives nationales di Parigi (ANP), Catalogo ed osservazioni delle Arti e delle Manifatture di necessità di comodo e di lusso della città di Roma divise in regno animale, vegetale e minerale ed in macchine ad acqua, ossia usines compilate da Vincenzo Colizzi Ispettore generale delle Arti e delle Manifatture dei Romani Dipartimenti l’anno 1810, sintesi in R. De Felice, Aspetti e momenti della vita economica di Roma e del Lazio nei secoli XVIII e XIX,

Roma, 1965, p. 209-299. 4. Archivio di Stato di Roma (ASR), Cancelleria del Censo, Catasto Pio-Gregoriano, mappe e brogliardi originali, reg. 2736-2749. 5. Durante il XIX secolo nei paesi più industrializzati iniziarono i primi studi scientifici sull’argomento, determinando la costruzione e l’impiego di moderne ruote idrauliche, che prendevano spesso il nome dall’inventore. Per un’analisi dello sviluppo della ruota idraulica attraverso i secoli si consiglia di consultare : R. J. Forbes, Energia motrice, II, p. 603-632 e A. Stowers, Ruote ad acqua dal 1500 circa al 1850 circa, IV, p. 206-221, in C. Singer (a cura di), Storia della tecnologia, IV, Torino, 1963, e U. Forti, Storia della tecnica, IV, Torino, 1974, II, p. 139-145.

I molini lungo il Tevere a Roma agli inizi dell’Ottocento

Laura GIUSTINI

Il presente contributo si inquadra nell’ambito delle ricerche per la realizzazione di un Atlante storico-ambientale di Roma tra XVIII e XX secolo, promosse dal Centro per lo studio di Roma (CROMA) 1.

In questa occasione viene presentata una ricerca sui molini tradizionali a Roma lungo il Tevere, attraverso le fonti documentarie relative ai primi anni dell’Ottocento. Le mole erano impiegate per la macinazione delle materie prime, attività produttiva che testimoniava l’importante funzione svolta dal fiume nei processi di lavorazione degli opifici, quale fonte di energia per azionare le macchine idrauliche2. Sono stati indagati i caratteri tipologici e costruttivi dei molini tradizionali romani (terragni e galleggianti). Le principali fonti documentarie prese in esame sono l’Indagine napoleonica sulle industrie manifatturiere a Roma del 18103 ed il Catasto urbano del 18244. L’analisi ha determinato, nei due istanti storici presi in considerazione, l’elaborazione di carte tematiche relative alla localizzazione dei molini lungo il fiume ed alla classificazione degli impianti in funzione delle materie prime lavorate (cereali destinati all’alimentazione e sostanze diverse destinate all’uso industriale : colori, sali, sostanze tannanti, tabacchi, sostanze impiegate nella produzione di maioliche, ecc.).

La ruota idraulica è uno dei più antichi sistemi di sfruttamento dell’energia delle acque, tuttavia fino all’avvento dell’evoluzione scientifica e tecnologica dell’Età Moderna, non ha subito significative trasformazioni5. I molini tradizionali erano macchine lente e rozze, realizzate in legno ed azionate da una ruota verticale, che attraverso ingranaggi trasferiva il movimento dall’asse orizzontale della ruota all’asse verticale della mola. Il rapporto dell’amministrazione francese del

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