I CODICI FRANCESI DE' GONZAGA
SECONDO NUOVI DOCUMENTI
L'interesse, del quale fu fatta segno la pubblicazione dell' Inventario de' manoscritti francesi che arricchivano sui primi del sec. xv la biblioteca de' Gonzaga1, mi è pegno sicuro che non torneranno meno graditi agli studiosi i documenti relativi a quella preziosa collezione che io traggo adesso dagli archivi mantovani2. Parecchi infatti, e non spregevoli, sono i risultati che questo esame ci ripromette ; poichè non soltanto mercè loro noi potremo rettificare le inesatte opinioni messe innanzi dal Braghirolli intorno al tempo ed al modo in cui la raccolta si venne formando; ma conseguiremo altresi maggior copia di notizie sopra taluni codici che l'Inventario del 1407 descriveva in maniera troppo incompiuta o aveva del tutto dimenticati. Noi giungeremo inoltre a conoscere in quali condizioni la raccolta medesima si trovasse un secolo innanzi alia sua deplorevole dispersione; nè sarà infine a tacere che dal complesso de' nuovi materiali che metteremo alia luce risulterà sempre più chiaro ed evidente come sullo scorcio del trecento la cultura letteraria dell' alta società italiana fosse ancora quasi completamente francese.
i. Romania, IX, 1880, p. 497 e sgg.
2. E, per essere più esatti, dalle filze della corrispondenza man-tenuta dai Gonzaga nel sec. xiv coi principi italiani e stranieri, i proprî ambasciatori ed incaricati d'affari ed, in generale, con quanti in qualche maniera parteciparono alle faccende del tempo. Nell' esplorazione di questo carteggio, pur troppo frammentario, mi è stato di efficacissimo aiuto un amico impareggiabile, che dall' archivio mantovano ha tratto e trae inces-santemente documenti preziosi per la storia dell' arte e del pensiero italiano nel risorgimento, Alessandro Luzio.
Romania-, XIX. j j
