N. 48/49 (2019): Luigi Vietti e il professionismo italiano 1928-1998. Prime indagini
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L’architettura turistica di Vietti in Costa Smeralda tra tradizione e finzione.

Alessandra Cappai
CETT Universitat de Barcelona, Barcelona
Biografia
FAM FAMagazine 48-49

Pubblicato 2019-11-11

Parole chiave

  • Architettura turistica,
  • Architettura vernacolare,
  • paesaggio mediterraneo

Come citare

Cappai, A. (2019). L’architettura turistica di Vietti in Costa Smeralda tra tradizione e finzione. FAMagazine. Ricerche E Progetti sull’architettura E La Città, (48/49), 86–93. https://doi.org/10.12838/fam/issn2039-0491/n48/49-2019/244

Abstract

La Costa Smeralda nasce nei primi anni Sessanta nelle costa nordorientale della Sardegna. 
Mentre nel resto d’Europa il boom turistico del secondo dopoguerra significava la democratizzazione delle vacanze e la diffusione del turismo di massa, la Costa Smeralda nasce in antitesi alle altre destinazioni turistiche di massa sorte nello stesso periodo. La condizione insulare e la natura incontaminata diventano simbolo dell’esclusività per una clientela d’élite alla ricerca di un enclave paradisiaco. Luigi Vietti sará il principale esponente del Comitato di Architettura della Costa Smeralda. Il processo di costruzione del paesaggio e dello spazio turistico è messo in relazione con il contesto italiano del secondo dopoguerra, in conflitto tra il recupero della tradizione e l’innovazione del movimento moderno. Nei progetti di Vietti, la riproduzione di un immaginario tradizionale mediterraneo e il rispetto degli elementi naturali e antropici preesistenti, saranno la base dell’architettura e pianificazione del paesaggio turistico.

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